Approccio del corso di abilitazione al lancio
L’approccio del corso di abilitazione al lancio con paracadute emisferico in f.d.v. (fune di vincolo) s.c.m. (sotto controllo militare) utilizza una metodologia che, oltre a fornire ovviamente le necessarie conoscenze, tende a stimolare un corretto atteggiamento dell’allievo e una sua maggior precisione personale, sia al fine di migliorarne le capacità di prevenzione e preparazione antecedenti al lancio, sia al fine di non tralasciare alcun particolare che potrebbe rivelarsi determinante per la propria sicurezza durante l’attività aviolancistica.
Nello svolgimento di tutto il programma in un arco limitato di tempo, molte parti teoriche e pratiche vengono necessariamente favorite rispetto all’allenamento fisico, in maniera da fornire conoscenze necessarie non solo per i lanci di abilitazione, ma anche per il futuro del paracadutista.
Si cerca quindi di dotare il più possibile l’allievo di basi e strumenti adeguati, seppur incentivandolo ad approfondire la propria preparazione anche in seguito, senza vedere il brevetto come unico fine del corso: acquisite “le ali” non si è arrivati, ma appena partiti.
Pertanto in merito alla preparazione fisica (trazioni, piegamenti sulle braccia, addominali, corsa) vengono forniti diversi stimoli ma è ovviamente impensabile, visto il tempo a disposizione, che possa essere svolta completamente durante il corso: anche in questo caso si verifica e si responsabilizza l’allievo che, in qualità di futuro paracadutista, verrà istruito su cosa fare e dovrà diventare consapevole e attivo nel proprio addestramento personale.
Il fattore di squadra e di gruppo è un altro elemento che noterete essere fondamentale. Coordinarsi e muoversi imparando a lavorare assieme, nonostante età, livelli e personalità diverse, non può essere lasciato al caso: saper scegliere se agire o restare al proprio posto è un’altra dote fondamentale per il paracadutista.
Non vi è quasi mai un gruppo omogeneo per abilità personali e preparazione, ma ognuno è tenuto a impegnarsi secondo le proprie capacità e a svilupparle ulteriormente.
Ciascuno, ovviamente, può decidere di vivere ogni situazione “al dieci o al novanta percento”, ma estrapolare questo corso, seppur breve, dallo specifico contesto militare equivale a non comprenderne obiettivi e significato: pensare che la formazione ANPd’I sia quella di un brevetto civile, oltre a essere concretamente errato, equivale a snaturarne il percorso e la stessa attività aviolancistica. Se si desidera una licenza civile si può acquisire un brevetto TCL presso un’associazione sportiva dedicata, acquisire l’abilitazione sotto controllo militare significa calarsi nello spirito di crescita e miglioramento che la caratterizza, a partire dal legame sostanziale che unisce un certo tipo di addestramento formale con questo tipo di sostanza: la forma senza sostanza è vuota, ma la sostanza senza forma non può manifestarsi in maniera efficace.
L’abilitazione viene infatti riconosciuta dallo S.M.E. e dalla Brigata Paracadutisti Folgore, controfirmata dal suo Comandante in persona.
Il corso ANPd’I, inoltre, permette agli allievi civili che abbiano intenzione di entrare nelle FF.AA. di avere un piccolo assaggio dell’ambito militare o quantomeno di “annusarne l’odore” imparando anche a rispettare regole e abitudini, permettendo loro di capire meglio le proprie predisposizioni e reali intenzioni (fattori importanti qualora si decidesse di intraprendere questo tipo di strada).
Per questo l’ANPd’I, nello specifico della Sezione di appartenenza, degli Istruttori e dei Coadiutori che vi seguiranno, offre la possibilità di continuare la formazione, attraverso approfondimenti, attraverso l’attività associativa e aviolancistica, attraverso il contatto e la collaborazione con la Brigata stessa e altre Associazioni d’Arma e/o di formazione.
L’invito è quindi affrontare i vostri primi lanci e tutti quelli che seguiranno con “spirito da paracadutista”: di chi sa di poter essere sconfitto da un nemico ma non è disposto a perdere contro la propria paura, di chi salterà dal velivolo anche per ritrovare qualcosa in più di sé e non solo per un punteggio in un concorso, di chi saprà mantenere viva l’emozione e la soddisfazione che proverà senza saziarsi solo dei lanci di brevetto, seppur evitando di fare di ogni lancio una pura ricerca di emozioni o di adrenalina.
Pertanto vi condurremo per condividere con voi il vostro successo, ma vi aspetteremo anche in futuro per rinnovare la vostra scelta e vedervi agire coerentemente con essa all’interno della Sezione e dell’ANPd’I nel suo insieme.
Che lo vogliate o meno, se avete deciso di frequentare un corso di abilitazione al lancio F.d.V. varcherete una delle porte che danno accesso a un modo di essere diverso e a un mondo in cui le occasioni di crescita non mancheranno se saprete cercarle e vorrete coglierle.
Se vi daranno dei pazzi sappiate che è molto più semplice così che cercare di comprendere le vostre scelte o di avere il vostro coraggio.
“Ora se ne vanno,
guardateli se ci riuscite.
Non piangono, non maledicono, non si disperano.
Spalla a spalla si allontanano,
pallidi sì, ma senza un tremito!
Con quel passo lieve e fermissimo
che un tempo si diceva
appartenesse ai Guerrieri e agli Eroi.”
(10 nov 1971 – tratto da uno scritto di Dino Buzzati)
Con questo spirito vi auguriamo il nostro più sentito in bocca al lupo!
Se deciderete di iscrivervi e di partecipare con testa e cuore, farete un passo in avanti anche nella vostra crescita personale.
Dimostrate chi siete!
Folgore!
I.P. Luca MUSSIO e Istruttori della Sezione
Ottobre 2017
Verifica la data della prossima presentazione del corso di paracadutismo a Torino per l’anno in corso (cliccando qui). Se desideri altre informazioni ti invitiamo ad approfondire le sezioni dedicate o a scriverci tramite l’area contatti.