La nostra storia
L’associazione nacque l’11 giugno 1946 con il nome di Associazione Paracadutisti Italiani (A.P.I.). Dopo la prima assemblea generale, tenutasi il 20 giugno del 1949, alcuni membri diedero vita a una scissione che avrebbe portato alla nascita dell’A.S.A. (Associazione Sport Aerei), con conseguente scioglimento dell’A.P.I.
La successiva evoluzione associativa vide l’ASA divenne prima F.I.P.C.S. (Federazione Italiana Paracadutismo Civile Sportivo) ed in seguito F.I.P.S. (Federazione Italiana Paracadutismo Sportivo), su pressione della maggioranza di ex combattenti che reputavano inopportuna una caratterizzazione che non includesse l’aspetto militare del paracadutismo.
Ai paracadutisti italiani ed alla maggior parte dei loro dirigenti, però, mal s’addiceva il termine “sportivo”, che di per sé induceva a pensare a un sodalizio di soli atleti: venne così fondata l’Associazione Nazionale Paracadutisti (A.N.P.) riconosciuta ufficialmente quale associazione d’Arma con DPR n° 629 del 10 febbraio 1956.
Si realizza così il sogno di tutti quei paracadutisti che, a giusto titolo, reputano e intendono l’Associazione indiscussa derivazione dei reparti in armi; quattro anni dopo, con analogo Decreto Presidenziale, l’Associazione assume l’attuale e definitiva denominazione (Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia).
L’Associazione comincia, quindi, ad aprire in tutta la Penisola nuove Sezioni che in breve tempo superano il centinaio e che raccolgono, accanto ai vecchi combattenti, i giovani provenienti dai reparti militari e i giovanissimi amanti dell’ardimento; si organizzano corsi allievi paracadutisti alla conclusione dei quali l’idoneità di ogni singolo aspirante sarà vagliata anche dal Centro Militare di Paracadutismo in forza di una convenzione stipulata con lo S.M.E. ed in seguito dalla SMIPAR (Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa – oggi C.A.Par. Centro Addestramento Paracadutisti).
Da decenni la Brigata Paracadutisti «Folgore» mette a disposizione il materiale addestrativo e il personale tecnico, così l’Associazione abilita i suoi paracadutisti con un corso e dei materiali con caratteristiche analoghe a quelli utilizzati dalle aviotruppe in armi. Ancora oggi, questo è possibile in Italia solo tramite l’A.N.P.d’I.